Il Sabato Santo è il giorno del silenzio, la chiesa sembra ferma perché non viene celebrata nessuna celebrazione e è l’unico giorno dell’anno in cui non si riceve la comunione. Gesù è nel sepolcro e pensiamo che tutto sia finito, quando in realtà questo giorno ci dà la possibilità di rinascere attraverso il sacramento della riconciliazione, infatti i sacerdoti sono tutto il giorno a disposizione per questo sacramento e vivendo il momento più importante dell’anno liturgico, la Veglia Pasquale che è la madre di tutte le veglie. La veglia ha inizio con la benedizione del fuoco e l’accensione del cero pasquale, Liturgia della Luce, dove i fedeli accenderanno le candele prima di entrare processionalmente in chiesa. Prosegue con la Liturgia della Parola, dove vengono lette 7 letture tratte dall’Antico Testamento e dopo la mezzanotte viene intonato il gloria e le campane iniziano a suonare a festa. Al termine del grande scampanellio di gioia per questo momento viene letta la lettera di San Paolo ai Romani e il brano del Vangelo. La Veglia Pasquale è una veglia piena di simbologie, infatti, oltre la Liturgia della Luce e quella della Parola, c’è anche la Liturgia Battesimale in cui viene benedetta l’acqua utilizzata per amministrare i battesimi e con cui vengono aspersi i fedeli dopo il rinnovo delle proprie promesse battesimali. Gesù è risorto e si prosegue la celebrazione con la Liturgia Eucaristica e l’incarnazione di Gesù sotto la specie del pane e del vino.
