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Anzio

Situata a circa 60 km a sud di Roma. Fondata, secondo una leggenda, da Anteo (figlio di Ulisse e Circe, o da Ascanio (figlio di Enea), viene abitata stabilmente dalla prime popolazioni a partire dall’età Protostorica. La vicinanza a Roma e la favorevole posizione sul mare, fanno di Anzio una delle mete più ambite dell’élite aristocratica dell’Urbe che, a partire dal periodo tardo – repubblicano, sceglie questi luoghi per l’edificazione di numerose ville ubicate lungo la fascia costiera. Con la fine dell’Impero romano ed il conseguente mutamento degli assetti sociali e politici, la città affronta un periodo di progressiva decadenza che termina solo nel XVII secolo, quando gli alti prelati della corte papale romana scelgono “Capo d’Anzio” come luogo di villeggiatura e di caccia.

Con la realizzazione di un nuovo porto ad opera di Papa Innocenzo XII (1700), viene messo in evidenza l’aspetto marittimo e commerciale della cittadina che diviene comune autonomo nel 1857. Tra il 1939 e il 1945 Anzio venne unita a Nettuno in un unico comune, Nettunia e al termine dell’evento bellico riacquistò il suo nome originale. Fortemente danneggiata durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale e teatro di uno sbarco alleato, la città viene ricostruita e riqualificata nell’immediato dopoguerra. Dalla fine degli anni ’90 è stato poi dato avvia ad un processo di riqualificazione e valorizzazione delle risorse archeologiche.

Scopriamo il territorio:

Museo dello Sbarco – Via di Villa Adele, 1

Il Museo dello Sbarco è temporaneamente collocato in una delle sale della seicentesca Villa Adele e presto sarà ubicato in una nuova sede, sempre all’interno del parco. Si divide in quattro sezioni: Americana, Inglese, Tedesca e Italia e sono esposte uniformi, armi, documenti, piani di battaglia, foto di veterani, oggetti d’uso quotidiano autentici. Una “rivisitazione” storica intensa soprattutto come esaltazione della pace e come condanna della guerra.

Il Museo civico archeologico è situato all’interno delle sale della seicentesca Villa Adele e raccoglie le principali testimonianze dell’antica Anzio. Di notevole interesse sono i mosaici e le pitture provenienti dalla cosiddetta “Villa di Nerone” e i numerosi reperti statuari ed architettonici.

Villa Adele fu progettata e realizzata nel 1615 da Giacomo Barozzi (detto “Il Vignola”) e nei secoli la proprietà passò nelle mani di varie famiglie, dai Cesi ai Panphili, dai Borghese alla Banca d’Italia fino all’Opera Pontificia. Nel 1964 divenne patrimonio del Comune. L’interno vanta lussuosi ambienti come “La Sala delle Conchiglie” in stile liberty.

Villa Sarsina è stata costruita tra il 1740 ed il 1745 dal cardinale Neri Maria Corsini, sulle rovine della villa dei Cesari sorge di fronte l’antico porto neroniano. Nei secoli passò nelle mani di diversi proprietari, da Lorenzo Mencacci al principe Aldobrandini, fino a diventare nel 1958 comunale. Attualmente è una delle sedi comunali.

Villa Albani fu voluta da Alessandro Albani ed è contornata da un parco pieno di alberi, piante, statue di marmo e fontane alimentate da un antico acquedotto romano. Alla morte del cardinale, successe il nipote GianFrancesco che la lasciò in stato di abbandono. Nel 1852 fu acquista da Papa Pio IX per farne la sua residenza estiva. Nel 1870 l’edificio passò al Demanio ed attualmente ospita una struttura sanitaria.

La Villa Imperiale/ Nerone sorge su precedenti nuclei edilizi tardo – repubblicani dei quali rimangono alcuni mosaici pavimentali. Il vasto complesso, si caratterizza per le sue architetture di tipo “scenografico” e notevole è anche il vasto complesso termale, del quale è possibile ammirare l’ampio calidarium.

Il Cimitero di guerra Inglese è il terzo cimitero Inglese più grande d’Italia che contiene circa 2.313 tombe di soldati, australiani, britannici, canadesi, indiani, neozelandesi, sudafricani e dell’ Africa Pioneer Corps. E’ inoltre sepolto anche un caduto del British West Indies Labour Corps, morto durante la Prima Guerra Mondiale.

Il Cimitero di guerra Britannico è adiacente al Cimitero Comunale e qui riposano 1.056 militari caduti dopo lo sbarco. In corrispondenza dell’ingresso si trova l’Area Commemorativa e dalla parte opposta la Croce del Sacrificio.

Tor Caldara è una riserva naturale regionale, istituita nel 1988 e si estende per circa 44 ettari sul litorale a sud di Roma. Sito di importanza comunitaria a livello europeo, con testimonianze di età romana.

Vallo latino – volsco sorge in zona Santa Teresa e rappresenta un’antica struttura difensiva di circa quattro km messa in opera tra il VI e il V sec. a. C. per la protezione dei confini urbani della città latina. L’ampia area, oltre a salvaguardare l’area archeologica, ospita inoltre un vasto orto botanico.

Il Paradiso sul mare fu costruito nel 1924 come casinò, mai attivato. Nel corso degli anni è stata utilizzato come location cinematografica dal regista Federico Fellini.

La Chiesa di Santa Teresa fu inaugurata il 06 agosto 1939. Interamente rivestita di mattoni reca in tutta la sua struttura l’impronta dello stile romanico, la chiesa è a croce latina, ha tre navate e transetto absidato.

Porto neroniano / Porto innocenziano era formato da due moli lungo tutta la riserva di levante e poi chiusi, secondo gli studiosi, da un frangiflutto. Una serie di archi sommersi sotto il braccio destro vennero progettati per impedire l’insabbiamento. Il 02 febbraio 1691, il Cardinale Antonio Pignatelli di Napoli promise che avrebbe fatto restaurare il porto neroniano se fosse stato proclamato Papa. Dopo il conclave fu eletto ed assunse il nome di Papa Innocenzo XII. Il il vecchio pontefice, mantenne la promessa e il 27 aprile 1697 si recò in Anzio con due tecnici per la realizzazione.

Il Monumento ai caduti è una lastra di marmo rimodellata a ricordo di tutti i caduti durante le guerre. Su di esso c’è una lapide con tutti i nomi dei soldati e civili deceduti sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il Monumento di Angelita, rappresenta una bimba protagonista di un racconto, Angelita, a metà tra storia e leggenda, risalente al 1944. La bimba sarebbe stata ritrovata da sola ed in lacrime sulla spiaggia di Anzio dal soldato scozzese la raccolse e tentò invano di ritrovare la sua famiglia. Affidata ad una crocerossina, Angelita, a soli cinque anni, morì pochi giorni dopo sotto i bombardamenti tedeschi.

Il Monumento al Pescatore è stato inaugurato nel 2018, sorge al centro di Piazza Largo Bragaglia, nei pressi del Porto Innocenziano per rievocare la tradizione marinara di Anzio, che deve molto ai suoi pescatori. Il Monumento al Pescatore si aggiunge a quello, situato al centro storico, dedicato a Papa Innocenzo XII, Padre Fondatore della nuova Anzio, inaugurato nel 2015.

La Statua di Nerone realizzata da Claudio Valenti è situata sulla Riviera Mallozzi presso i Giardini del “Turcotto”. Il monumento bronzeo è dedicato alla figura dell’imperatore Nerone.

La Fanciulla d’Anzio venne rinvenuta nel 1878 in una nicchia della Villa Imperiale. Rappresenta una giovane sacerdotessa vestita con un chitone e nell’atto di reggere una tavoletta con oggetti votivi. Una copia in gesso di dimensioni reali è esposta presso il Museo Civico Archeologico di Anzio, mentre l’originale è esposta nel Museo Nazionale.

Il Gladiatore borghese fu rinvenuto tra il 1605 e il 1621 e rappresenta un gladiatore romano nell’atto di proteggersi con uno scudo Una copia in gesso in dimensioni reali è esposta presso il Museo Civico Archeologico di Anzio, mentre l’originale è esposta al Museo del Louvre di Parigi.

La statua dell’Apollo del Belvedere realizzata da Leocares con restauri di Giovanni Angelo Montorsoli. La statua originale si trova presso i Musei Vaticani, mentre una copia in gesso si trova presso il Parco Archeologico di Anzio (Villa Imperiale).

La Venere anziate (Marina) di autore sconosciuto è una copia romana di un originale greco del II secolo a. C. La statua attualmente si trova presso il Museo del Louvre, di Parigi.