A base quadrata e terminante a cupola protetta con lavagna lavorata a squame e recante alla sommità una croce in marmo travertino.
È costituito da 4 quadranti di marmo dell’orologio con numeri impiombati a triangolo mistilinei attorno in travertino e da tre campane, la piccola, la media e la grande, realizzate nel 1854 da Vincezo Cacciavillani di Frosinone.
La piccola, detta dell’”Ave Maria”, del peso di 500 libre, reca il Saluto dell’Angelo a Maria. Vi sono raffigurati il Crocifisso, S. Pietro, S. Paolo e Maria SS. Vergine con in grembo Gesù Bambino.
La media, detta “Mezzana”, del peso di 1090 libbre, riporta l’invocazione “VOX DOMINI IN VIRTUTE VOX DOMINI IN MAGNIFICENTIA VINCENTIUS CACCIAVILLANI FUDIT A.D. MDCCCLIV RIFUSA A CURA DEL COMITATO DI S. ANTONIO A.D. MCMLI LUCENTI CAMILLO RIFUSE IN ROMA”. Vi sono raffigurati il Crocifisso, S. Antonio con Gesù Bambino, S. Francesco, La Madonna, “sine labe originali concepta”, della Medaglia Miracolosa, che il Papa Pio IX usava portare sempre con sé.
La grande, dedicata ai Ss. Contitolari della Chiesa, del peso di 2140 libre, + DIVO ANTONIO PATAVINO ET PIO V DICATUM; + TEMPORI PONTIFICATUS PII IX AN. MDCCCLIV AUCTORE VINCENTIO CACCIAVILLANIO FRUSINATE. Vi sono raffigurati il Crocifisso, S. Antonio con il giglio, S. Pio V, e il profilo del Beato Pio IX in basso. La quarta immagine rivolta verso il mare, è quella dell’Immacolata Concezione che preannuncia, ante fatum, la Proclamazione del dogma che avverrà proprio nell’anno in corso: l’8 dicembre 1854.
La facciata
La chiesa presenta una scalinata e un pronao a quattro
colonne in tevertino. Nella parte inferiore delle colonne troviamo basi e
capitelli simili di ordine dorico, mentre nella parte superiore di muro
intonacate con due pilastri aricontro con base e capitelli simili alla parte
inferiore costituita da lastroni di tevertino. Su di esse vi pianta la cornice
architravata e timpano superiore, nel fondo del quale il simbolo dell'Eterno
Padre con raggera in tevertino finemente simile costituto da foglie di fave con
volute laterali ed iscrizione sul fregio con lettere grandi impiombate sul
tevertino ed il resto in stucco.
La facciata è abbellita da quattro grandi torciere in pasta di marmo; nel
timpano la dedica della chiesa, mentre nel fastigio troneggia il grande stemma
papale di Pio IX.
Lo stemma papale
Doppio scudo con cime, imbarcato alla marinaresca, a fine restauro. Inquartato nel primo e nel quarto di Mastai: d’azzurro, al leone poggiante con la branca posteriore sinistra su una pala, il tutto d’oro, nel secondo e nel terzo di Ferretti: d’argento a due bande di rosso.
Pronao
Targa della fine del cantiere nel 1855, con il can corrente alla base, nella sua veste originale.
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