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Ex Diocesi Anziatina

La diocesi di Anzio, Antium (in latino: Dioecesis Anziaten) era una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Una cartina illustra i presunti confini della diocesi anziatina, che lungo la costa doveva estendersi tra le Tres Tabernae (Cisterna), Lanuvium ed Ardea, si estendeva all’attuale Tor San Lorenzo fino a San Donato de martimis (Borgo Grappa).

Sono poche le notizie legate a questa diocesi, che secondo alcuni studiosi aveva nel martire romano sant’Ermete il suo patrono.
Infatti, da Anastasio bibliotecario sappiamo che, nel 419, Bonifacio ed Eulalio, protagonisti di uno scisma, furono espulsi da Roma: “..habitavit Bonifacius in coemeterio sanctae Felicitatis Martyris via Salaria: Eulalius vero in civitate Antii ad Sanctum Hermen”, ossia: “Bonifacio abitò nel cimitero di santa Felicita Martire, nella via Salaria; Eulalio, invece, nella città di Antium, presso Sant’Ermete”.
Della diocesi anziatina si conosce il nome del vescovo Gaudenzio, che nel 465, con altri cinquantuno vescovi (tra cui quello di Albano), partecipò al sinodo di Roma indetto da papa Ilario. Si sa poi dell’esistenza del vescovo Felice, che con altri quarantatré vescovi, nel 487prese parte al concilio lateranense indetto da papa Felice III. Il suo successore, Vindemius, che nel primo sinodo convocato da Papa Simmaco nel 499 si sottoscrive: “VINDEMIUS ANTIATINUS” e ancora, nel sinodo degli anni 501 – 502 si firmò “VINDEMIUS EPISOPUS ecclesiae antiatinae subscripsit” – “Vindemius, Vescovo della Chiesa Anziatina, ho sottoscritto”.
La diocesi fu poi soppressa nel VI secolo per via delle incursioni barbariche.
Diverse fonti e indizi sembrano confermare, secondo alcuni storici, che l’attuale chiesa collegiata di San Giovanni nella città di Nettuno (chiamata Capitolo di Nettuno) abbia ereditato, in un tempo imprecisato, i diritti dell’antica chiesa cattedrale di Antium, dalla quale deriverebbe (secondo supposizioni, è collocata nello stesso sito); è attestato infatti che la detta chiesa nettunese conserva, da tempi remoti, il titolo di “madre di Anzio (Antium) e di Conca” (Capitulum collegiatae ecclesiae Neptuni mater Antii et Chonchae).
Con il vescovo Vindemius ha termine la storia religiosa di Anzio e da quel momento il territorio dell’antica Diocesi fu assorbito da quello di Albano, sia per lo spopolamento della città e sia per le invasioni barbariche, specialmente longobarde. Le ultime vestigia di presenza umana nel territorio anziate si hanno nel secolo VII quando con le invasioni dei Saraceni, tutta la costa tirrenica rimase spopolata.
Dal 1969 esiste la sede vescovile titolare di Anzio, Antium; l’attuale vescovo titolare è Oscar Eduardo Miñarro, vescovo ausiliare di Merlo-Moreno, Argentina.

I vescovi della Diocesi Anziatina
– Gaudenzio † (menzionato nel 465)
– Felice † (menzionato nel 487)
– Vindemio † (prima del 499 – dopo il 501)

Cronotassi dei vescovi titolari
– Mario Nasalli Rocca di Corneliano † (11 aprile 1969 – 28 aprile 1969 nominato cardinale diacono di San Giovanni Battista Decollato)
– Emanuele Clarizio † (14 giugno 1969 – 16 aprile 2001 deceduto)
– Giuseppe De Andrea † (28 giugno 2001 – 29 giugno 2016 deceduto)
– Oscar Eduardo Miñarro, dal 19 settembre 2016